26 gennaio 2006

TEATINITA'.....


Venerdì 6 gennaio, nella nostra città, come ormai da qualche anno... PRESEPE VIVENTE. Ho detto (ma non mi sono creduto da subito)... BELLO... ANDIAMO? Ok, andiamo. Il freddo era in fin dei conti sopportabile, mia figlia motivata (?), e con amici e parenti si va. Si comincia il percorso... vicoli e vicoletti... gente dappertutto... ah.. c'è il senso unico!!! (e allora perchè c'è sempre qualcuno che va contromano? LIBERTA', almeno qui non ti tolgono i punti dalla patente). Giriamo, giriamo.... Piazza Malta... grande scenografia (insomma!!), ma i volti di alcuni personaggi fanno molto "il nome della rosa".... e poi le caprette, i coniglietti.... mia figlia si ferma per 20 minuti.... Si riparte.... attraversiamo Via Arniense, direzione Via Paradiso (che in un presepe vivente ci sta decisamente bene, direi). improvvisamente la fila si fa compatta, troppo compatta.... Un senso unico decisamente forzato. Una corda delimita un percorso obbligato. Si entra in un fabbricato "antico".... la fila preme.... Calma, non spingete.... in religioso silenzio, un passetto alla volta si riesce infine ad entrare. EEEEHHHHHHHH?????? Ma qui dentro non c'è NULLA!!!! nemmeno l'ombra di un allestimento, nemmeno un personaggio in costume.... Ma che cacchio siamo entrati a fare qui?
Usciti fuori ho capito. Pubblicità, volgare mercificazione, pubblicità. Della serie: "Venite a vedere che bella ristrutturazione, che spazi belli, che materiali.... e pensate che ci sono appartamenti in vendita!!!!"
Non ho parole. Volevo mandarla ai giornali. Teatinità?

25 gennaio 2006

Pacchi regalo e Cravatte



Incontrata per caso, nel suo incedere sicuro verso il nulla probabile, semplicemente vagante. Per un attimo mi è tornato in mente il Natale, la Befana, i pacchi regalo.... Che sia uno dei tanti esemplari di "DONNA PACCO"? Ma non nel senso di regalo, ovviamente. Singolare in ogni caso. Da notare la perfetta sincronia cromatica, la stessa tinta di dorato per ogni particolare visibile (ma giurerei anche sull'invisibile), e la chioma dissonante, di un improbabile rosso, giusto per attirare l'attenzione, casomai ce ne fosse bisogno...
Ma se invece vogliamo parlare di un classico regalo che si fa quando non si sa proprio cosa regalare, potremmo osservare attentamente la cravatta di Bruno Vespa dell'altra sera (con D'Alema e Casini), semplicemente devastante. In questo caso un "PACCO" di regalo.

23 gennaio 2006

6 metri?


Inquietante. La citazione è chiara. La modifica rispetto all'originale è indubbiamente voluta, non un errore. Ma a questo punto mi chiedo..... perchè limitarsi ad un incremento di soli TRE metri? Lo spazio è infinito.... e anche se il cielo a volte è irraggiungibile, alcune situazioni ci spingono ben oltre di SEI metri sopra il cielo. Fossi in LEI, ipotetica e sconosciuta destinataria della dedica, mi sarei alterata, per non dire incaz.....ta.
"Ma come, con lo spazio infinito a disposizione, io ti ispiro solo per SEI metri sopra il cielo?"